Il MMORPG Sandbox Albion Online si sta preparando per il lancio ufficiale del 17 luglio. Nel frattempo, gli sviluppatori di Sandbox Interactive propongono di seguire la loro riflessione sullo sviluppo, la riprogettazione e le innovazioni del gioco attraverso una serie di video.
Oggi Robin Henkys, il direttore del gioco, ci invita a scoprire tutti i miglioramenti apportati alle Terre Esterne, ostili e non soggette alle leggi che regolano il mondo di Albion. Questi miglioramenti includono una completa revisione grafica e funzionale del territorio per dare ancora più difficoltà ai giocatori e alla comunità, ma anche per dare loro più interazione con questo mondo già ricco, per ridurre al minimo i disagi per i piccoli gruppi che vogliono solo scoprire questa parte del vasto territorio.
Le Terre Esterne e il Territorio Reale
Dall’aggiornamento Galahad, con la completa revisione del mondo di Albion, tutta l’azione e l’interattività dei giocatori si è concentrata sul Continente Reale, lasciando le Terre Esterne un po’ in sospeso, con un incremento di attività minore. È vero che i giocatori avevano la possibilità di recarsi in qualsiasi porto ai margini del Continente Reale e di andare nelle Terre Esterne semplicemente prendendo la barca. Il punto di caduta era una delle tante città (scelte in precedenza) in cui potevano intraprendere azioni e avviare un’economia.
Ma che senso aveva andare nelle Terre Esterne quando tutto poteva essere fatto nel Continente Reale. I giocatori sono quindi rimasti attivi soprattutto in questa zona, lasciando le Terre Esterne. Per ovviare a questa mancanza, gli sviluppatori di Sandbox Interactive hanno deciso di rifare questo territorio ostile rendendolo ancora più attraente in termini di ricompense e risorse, ma complicandone l’accesso per spingere i giocatori ancora di più nel Continente Reale, verso Caerleon e di conseguenza verso le zone nere.
Inoltre, tutte le città delle Terre Esterne saranno soppresse. Di conseguenza, i pochi giocatori che hanno avviato un’attività e conservato oggetti nelle banche e nelle città perderanno i loro beni, costringendoli a recuperare o spostare i loro fondi. Consigliamo loro di rimuoverli prima dell’aggiornamento di Hector, previsto per il 7 giugno.
Caerleon riprenderà il suo ruolo di città centrale delle Terre Esterne, in piena zona nera, che aprirà le porte ai giocatori con cattiva reputazione e infami.
Come accedere alle Terre Esterne
D’ora in poi le Terre Esterne saranno accessibili tramite un portale unico situato nel cuore di Caerleon, al centro del Continente Reale. Da lì, ognuno potrà scegliere la propria destinazione in base al livello di difficoltà che desidera per cercare risorse di livello superiore. Il livello 8 sarà effettivamente disponibile! Il passaggio darà la possibilità di scegliere tra tre zone di difficoltà (alta, media e bassa); e di andare ovunque in queste aree. Non dimenticate che il passaggio sarà gratuito, non verrà chiesta alcuna tassa!
Per i meno avventurosi o i più cauti del combattimento GvG, al fine di bilanciare i possibili sconfinamenti tra i giocatori, verrà aggiornato un display anti-zerg per rilevare i gruppi superiori a 10 giocatori. I piccoli gruppi potranno camminare senza temere un attacco massiccio.
Questa opzione è ancora in fase di test da parte degli sviluppatori, senza sapere se verrà mantenuta.
Perché andare nelle Terre Esterne?
Ci sono diversi motivi per cui i giocatori dovrebbero andare nelle Terre Esterne. Gli sviluppatori hanno voluto rendere questi territori il più attraenti possibile, specificando che questo è solo un modo per incoraggiare i giocatori a scoprire il vasto mondo di Albion e il suo vero valore GvG.
Innanzitutto, molte risorse incantate di livello superiore saranno in quantità variabile a seconda dell’area scelta. Le risorse di alto livello sono riservate ai livelli più alti. Le risorse di livello 8, invece, saranno disponibili solo nei territori della Torre di Guardia.
In secondo luogo, le ricompense per i giocatori saranno aumentate, il che dovrebbe incoraggiarli a lasciare più facilmente la terraferma.